venerdì 24 giugno 2016

Il Carattere del Rottweiler


Il carattere del Rottweiler è senz’altro la sua più affascinante caratteristica, è perciò giusto dedicarle un’ampio capitolo.
Il risultato dell’allevamento e della selezione, in Germania, attraverso lunghi anni, ha fornito una razza con ottime predisposizioni all’amicizia, alla tranquillità, alla fedeltà, all’ubbidienza e al piacere di fare sport. 
E' tipico del Rottweiler avere una facilità estrema nello stabilire rapporti con l’uomo e divenirne suo compagno fedele. La caratteristica genetica più fissata, è l’equilibrio;  La sua vera forza e potenza psichica nascono da questo equilibrio interiore, questa dote è  sempre accresciuta ed esaltata attraverso un corretto   rapporto con il padrone. 
 « il cane somiglia al suo padrone »

Il Rottweiler non è un « esagitato », ma neppure un pigrone; è portato al giusto movimento, ad osservare ed aspettare in modo equilibrato. Le sue reazioni di fronte ad una provocazione sono improntate alla fermezza: non conosce paura, e le sue risposte, pur essendo dure e decise, non scaturiscono da una soglia di eccitabilità troppo bassa; sembra comprendere sin troppo bene la differenza tra uno stimolo provocato per gioco e uno vero.
La sua capacità di riacquistare, il controllo di se stesso, è una caratteristica fondamentale del suo carattere.
Un normale Rottweiler è in grado di socializzare e di adattarsi a vivere in qualsiasi ambiente senza essere pericoloso, pur mantenendo intatta e pronta a ogni evenienza la sua peculiarità di cane da guardia e da difesa.
Esistono in realtà soggetti che sembrano ben lontani da questo modello, aggressivi, mordaci o timidi; talvolta i motivi si devono ricercare in un errato sistema di educazione: o perché si è « spinto » l’animale a divenire mordace, o si è stati troppo tolleranti senza educare e senza riuscire ad imporsi come capo branco, imprimendo nel cane l’esatta cognizione di chi è il padrone. 
Il Rottweiler medio possiede accattivanti capacità di relazione con il padrone, col quale stabilisce rapporti altamente selettivi, da cui sa dipendere e a cui sa sottomettersi.
Il Rottweiler è  cane coraggioso, fiero, intrepido e pone queste doti a disposizione del suo padrone e  della sua famiglia. Una tra le sue qualità è l’amore per i bambini, con cui sa giocare ed essere tollerante.         
L’esperienza personale, maturata in un lungo periodo di allevamento, mi ha confermato una fiducia  illimitata nelle relazioni dei miei Rottweiler con i miei figli, nella convinzione che essi non ne riceveranno mai una qualunque reazione .                 Non c’è cosa più bella ed edificante che osservare il rapporto del cane con un bambino, lo straordinario affiatamento che si instaura attraverso ciò che noi adulti, troppo spesso, dimentichiamo di fare: il gioco.
Il Rottweiler è un cane da lavoro ed in tale ottica si deve intendere come lavoro anche l’addestramento. Durante l’addestramento la sua voglia di lavorare non è molto prolungata nel tempo: oserei affermare che ha una soglia di « noia» molto bassa, ma questo non è da considerarsi un difetto, il Rottweiler sa concentrare il suo rendimento in un tempo molto breve, dando il meglio di sé.                                                           Nel l’apprendimento non è veloce come altre razze, come ad esempio il Pastore Tedesco, anzi non esito a dire che è un po’ più testardo  per il suo carattere forte. Tuttavia, una volta che ha appreso, molto difficilmente  dimentica.                             Il nostro Rott non deve mai essere represso o costretto con dure imposizioni, ma addestrato sfruttando Il gioco che per l’addestramento del proprio Rottweiler è il metodo piu' sicuro; infatti solo così il cane proverà piacere e collegherà inscindibilmente il lavoro al gioco col padrone, sua massima aspirazione nello stabilire un rapporto totale cane-padrone. 
Il Rottweiler, comunque, si addestra come la maggior parte dei cani; si deve solamente avere la precauzione, fin da quando è cucciolo, di non reprimere troppo i suoi slanci, perché i suoi movimenti, vengano sempre esaltati e mai repressi .

giovedì 23 giugno 2016

Lo Standard del Rottweiler

ASPETTO GENERALE
 Il Rottweiler è un cane robusto dalla media alla grande taglia, né pesante, né leggero, né alto sugli arti, né levrettato. Di proporzioni armoniose, il suo aspetto tarchiato e vigoroso lascia indovinare forza, elasticità e resistenza.

PROPORZIONI IMPORTANTI
La lunghezza del tronco, misurata dalla punta della spalla alla punta della natica non deve superare l’altezza al garrese che del 15% al massimo.

COMPORTAMENTO-CARATTERE D’umore amabile e calmo, ama i bambini; è molto affezionato, obbediente, docile e lavora con piacere. Il suo aspetto manifesta una naturale robustezza. È sicuro di sé, gode di un equilibrio nervoso perfetto ed è difficile impressionarlo. Reagisce molto attentamente a ciò che lo circonda.

TESTA REGIONE DEL CRANIO Cranio di media lunghezza; largo fra gli orecchi; di profilo la fronte è moderatamente convessa. Protuberanza occipitale ben sviluppata, ma non troppo saliente. Stop ben marcato.

REGIONE DEL MUSO
Tartufo ben sviluppato, piuttosto largo che rotondo, dalle narici relativamente grandi. È sempre nero Muso non deve essere né troppo lungo né troppo corto rispetto al cranio. Canna nasale rettilinea dalla base larga, che va diminuendo moderatamente in larghezza dall’indietro verso l’avanti Labbra nere, ben tese, commessure labiali chiuse. Gengive il più possibile scure.
Mascelle/Denti mascelle potenti e larghe, sia quella superiore che l’inferiore.
Dentatura potente e completa (42 denti). Gli incisivi superiori si articolano a forbice su quelli della mascelle inferiore.
Guance arcate zigomatiche ben marcate
Occhi di media grandezza, a mandorla, di colore bruno scuro; palpebre ben aderenti al globo oculare
Orecchi medi, pendenti, triangolari, molto distanziati l’uno dall’altro e attaccati alti. Rivolte in avanti e aderenti, fanno sembrare la testa più larga di quanto non sia in realtà.

COLLO
potente, di media lunghezza, ben muscoloso, con profilo superiore del collo leggermente arcuato. È asciutto, senza giogaia, né pelle rilasciata alla gola.
 

Un venerabile ed esperto giudice soleva affermare che « la testa è la razza ». Così sembra anche a me. Si potrebbe osservare la testa di un Rottweiler e riconoscerla tra cento. La prima impressione che dà è di larghezza e grossezza; poi colpisce lo sguardo per la sua espressione tipica (in un soggetto di giusto tipo) di fierezza, lealtà e franchezza miste a dolcezza ed intensità. I tratti netti e puliti formano un profilo tipico e caratteristico, con uno stop ben marcato e rilevato — senza mai raggiungere la decisione di quello del Boxer — ed una sommità cranica leggermente convessa, posta su piani paralleli a quelli del muso, ma ben di stanziati ed evidenti, tant’è che solo una testa pregevole ne è dotata. (Carla Romanelli Lensi)


CORPO
Dorso diritto, potente e fermo Rene corto, forte e alto Groppa larga, di media lunghezza, leggermente arrotondata. Non deve essere né rettilinea né avvallata. Torace spazioso, largo e ben disceso (circa 50% dell’altezza al garrese) con un petto ben sviluppato e costole ben cerchiate Ventre i fianchi non sono rientrati
 
CODA
allo stato naturale, orizzontale in prolungamento della linea dorsale; a riposo può essere pendente.



ARTI ANTERIORI
Si richiede una spalla lunga e di giusto spessore. Braccio ben aderente al tronco, ma non serrato. Avambraccio robusto, ben sviluppato e muscolo so. Metacarpo leggermente obliquo, robusto, non diritto. Piedi rotondi ben chiusi e arcuati. Suole dure, unghie corte, nere e forti. Gli arti anteriori visti di fronte diritti, senza essere troppo chiusi. Visti di profilo gli avambracci sono diritti. L’angolo d’inclinazione della scapola è circa 45° sull’orizzontale, l’angolo scapoloomerale di circa 115°.
 

ARTI POSTERIORI
In genere visti dal dietro, gli arti posteriori sono diritti e non ravvicinati. In stazione, le articolazioni coxo-femorale, femoro-tibiale (ginocchio) e la tibio-tarsica ( garretto) formano degli angoli ottusi. Coscia di media lunghezza, larga e fortemente muscolosa Gamba lunga, potente e larga per la sua muscolatura nervosa Garretto Potente, correttamente angolato. Non deve essere troppo diritto Piedi posteriori leggermente più lunghi degli anteriori, ugualmente con dita forti, arcuate e ben chiuse
 


ANDATURA
il Rottweiler è un trottatore. Al trotto, il dorso resta fermo e relativamente immobile. L’andatura è armoniosa, libera, potente e sciolta, con buon allungo.
 

Difetti delle andature:
Rigida, accorciata, saltellante oppure cadente, steppante, cullante o lateralmente a pendolo. Generalità sull’aspetto esteriore Ad una difettosa conformazione del corpo corrispondono un insufficiente equilibrio e stabilità che diminuiscono sia il valore morfologico del cane sia le sue possibilità di impiego. Le idoneità di un cane da lavoro dipendono molto dall’impulso e dalle possibilità di movimento. A questi due fattori, struttura e carattere, bi sogna dare tutta la loro importanza nel formula re un giudizio. La lunghezza e la robustezza degli arti, del dorso e della spalla, le angolazioni, le articolazioni, lo sviluppo delle masse muscolari sono caratteristiche proprie della razza da considerarsi con grande importanza.

PELLE
sulla testa, la pelle è ben tesa; nei momenti di grande attenzione può formare delle leggere rughe sulla fronte.

ILMANTELLO PELO
il mantello è formato da un pelo di copertura e un sottopelo. Il pelo di copertura è di media lunghezza, duro al tatto, liscio e ben aderente al corpo. Il sottopelo non deve superare il pelo di copertura. I peli sono un po’ più lunghi sugli arti posteriori.

IL COLORE
nero, con focature ben delimitate di un tono bruno-rosso intenso sulle guance, il muso, sotto il collo, il petto, gli arti come pure sopra gli occhi e sotto la radice della coda.

TAGLIA E PESO:
Altezza al garrese dei
maschi:
61 – 68 cm
• 61 – 62 cm: piccolo
• 63 – 64 cm medio
• 65 – 66 cm. grande (taglia desiderata)
• 67 – 68 cm. molto grande
Peso: 50 kg. circa
femmine:
56 – 63 cm
• 56 – 57 cm: piccolo
• 58 – 59 cm: grande
• 60 – 61 cm: grande (taglia desiderata)
• 62 – 63 cm. molto grande
Peso: 42 kg. circa


DIFETTI DI TIPO E COSTRUZIONE
Per difetti di tipo si intendono le deviazioni salienti dalle caratteristiche descritte dallo standard. In genere non diminuiscono il valore di utilizzazione dei cani, ma possono snaturare o deformare il quadro tipico della razza.
I difetti di tipo secondo lo standard sono: 
Struttura leggera, levrettata, alta sugli arti. 
Tronco troppo lungo, troppo corto, troppo stretto; 
Occipite sporgente, testa con forma o espressione da cane da caccia, testa stretta, larga, troppo corta, troppo lunga, tozza, fronte piatta (stop mancante o poco pronunciato) mascella inferiore stretta, muso lungo o appuntito, guance fortemente prominenti, naso poco profondo o con divisione mediana, profilo della canna nasale montonina o concava, tartufo chiaro o marmorizzato, labbra rosate o depigmentate a macchie, commessura labiale aperta, denti con tracce postume di cimurro, eccesso di rughe alla testa, orecchie attaccate troppo basse, pesanti, lunghe e flosce, rivolte al l’indietro, scostate lateralmente o portate asimmetricamente; 
occhi chiari (gialli) oppure uno chiaro e l’altro scuro, troppo aperti o infossati, o sporgenti, o rotondi, bovini, o sguardo indiretto;
Collo troppo lungo, leggero, muscolatura debole, giogaia o pelle lassa sotto la gola; 
Arti anteriori ravvicinati o non dritti, unghie chiare; 
Coda con attaccatura inserita troppo alta o troppo bassa; 
Pelo morbido, troppo corto oppure troppo lungo, ondulato, difetti di sottopelo; 
Zone depigmentate, focature non ben delineate o confuse, macchie bianche; 
Presenza di speroni. 
Più gravi dei difetti sopra accennati sono quelli che, oltre a divergere dallo standard, diminuiscono anche la possibilità di effettivo impiego del cane in utilità. Tali difetti si definiscono difetti di costruzione e sono elencati nello standard della razza Rottweiler come segue: 
Ossatura e muscolatura debole; 
spalla diritta, deviazione dei gomiti; 
braccio troppo lungo o troppo corto, poco inclinato, metacarpo troppo flesso o troppo dritto, piedi deviati, dita troppo piatte o troppo arcuate o deformate; 
torace a costole appiattite o a forma di botte; 
dorso spezzato, troppo lungo, debole, insellato o di carpa, groppa troppo corta o orizzontale, groppa troppo lunga o molto inclinata, corpo tozzo o grossolano, arti deviati, garretti vaccini oppure a botte, articolazioni con angoli troppo chiusi o troppo aperti. 

DIFETTI DA SQUALIFICA 
Sono esclusi dalla valutazione ed eliminati dalla riproduzione: 
1) Maschi monorchidi o criptorchidi. Entrambi i testicoli debbono essere ben sviluppati e alloggiati nello scroto. 
2) Tutti i Rottweiler con anomalie all’articolazione dell’anca. Una commissione di esperti stabilisce il grado dell’anomalia e le modalità per l’impiego nella riproduzione. 
3) Tutti i Rottweiler con difetti di dentatura ossia enognatismo, prognatismo, mancanza di premolari o molari. (Le lastre radiografiche non sono riconosciute come prova di dentatura). 
4) Tutti i Rottweiler con palpebre non normalmente aderenti al bulbo, cioè rovesciamento del margine palpebrale all’indietro (entropion) e all’infuori (ectropion). Se un cane affetto da malattie agli occhi è presentato ad una mostra per riproduttori o alla prova di idoneità alla riproduzione è sempre consigliabile farlo visitare da un veterinario. L’annotazione della malattia viene fatta dal Giudice sull’Elenco Ufficiale dei riproduttori. Se nuovamente ripresentato, il cane è ancora ammalato e ha subito un intervento chirurgico alle palpebre, sarà registrato nella lista dei cani esclusi a vita dalla riproduzione. La mancata dichiarazione di una operazione alle palpebre è considerata mistificazione fraudolenta dalle disposizioni che regolano le esposizioni e la riproduzione. 
5) Tutti i Rottweiler con occhi gialli, con sguardo da uccello da preda o indiretto, occhi di colori differenti. 
6) Tutti i Rottweiler con pronunciata inversione dei caratteri sessuali (tipo femmineo per i maschi e viceversa). 
7) Tutti i Rottweiler paurosi, timidi, vili, che temono lo sparo, cattivi, sovraeccitabili, troppo diffidenti, nervosi o che dal comportamento danno un’impressione di apatia. Cani che dimostrano un’evidente mancanza di impulso al movimento, reazioni anormalmente lente o estremamente reattive, dovranno essere attentamente esaminati e controllati con particolare attenzione (controllare l’udito). 
8) I Rottweiler con il pelo eccessivamente lungo e ondulato. Con pelo liscio e corto mancante del sottopelo; 
La loro approvazione all’idoneità per la riproduzione deve essere autorizzata dal Direttore-capo preposto all’Allevamento. 

DENTATURA
La dentizione permanente completa, nel cane, è di 42 denti: 12 incisivi, 4 canini, 16 premolari, 10 molari. La dentatura è di vitale importanza. Nessun Rottweiler può essere impiegato nella riproduzione se non ha una dentatura perfetta e completa. La dentatura ammessa è a forbice, cioè gli incisivi della mascella superiore devono coprire, toccandola con la loro faccia interna, la faccia esterna degli incisivi della mandibola. Difetti sono il raccorciamento della mandibola rispetto alla mascella superiore (enognatismo); il raccorciamento della mascella superiore rispetto alla mandibola (prognatismo). Entrambi sono considerati difetti che escludono a vita dalla riproduzione. Se presentano dentatura a « tenaglia » con gli incisivi combacianti, cioè gli incisivi superiori poggiano con il loro fior di giglio sul fior di giglio degli incisivi inferiori, vengono declassati al giudizio inferiore, così pure se si osservano incisivi non perfettamente inseriti ed allineati


La Storia del Rottweiler

La Storia della Razza
Il Rottweiler secondo le varie informazioni che abbiamo del passato, pare risalga all’epoca romana, durante la quale sembra venisse impiegato, nelle arene contro i leoni. Ed è proprio dall’Italia che la razza inizia il suo viaggio verso una nuova destinazione da cui trarrà il nome. 
I progenitori del Rottweiler giunsero quindi in Germania al seguito delle legioni romane, e si diffusero, secondo alcuni studiosi, proprio lungo le direttrici delle strade usate dall’esercito per dislocare i propri presidi. Infatti, seguendo il cammino dei Romani dal San Gottardo si dirissero: a nord est verso l’Appenzell, dove si sviluppò la razza del cane Vaccaro, ad ovest verso Berna e la valle dell’Emmen, dove si originarono le razze Entlebucher e Bovaro  del Bernese, a nord verso Sciaffusa e quindi verso Rottweil, che divenne la patria della nostra razza.
Il nome della razza deriva proprio dalla città di Rottweil. I legionari si accamparono sull’altura sinistra del fiume Neckar dove costruirono un accampamento stanziale che via via assunse sempre maggiore importanza; vi vennero fra l’altro innalzati molti altari che furono detti « Arae Flaviae » in onore di Vespasiano, denominazione che diede il primo nome alla città odierna. Con il progredire dell’occupazione, intorno al nucleo primitivo furono costruite abitazioni e ville di lusso tanto che la cittadina divenne capoluogo di provincia.
Fin dal Medioevo Rottweil era stata importante per il commercio del bestiame, che dapprima proveniva dalle zone circostanti, poi da tutte le Contee. Questo mercato sempre più fiorente finì per richiamare compratori dall’estero, soprattutto dalla Francia e dall’Ungheria. Per condurre e difendere le mandrie era necessario un cane dal carattere tranquillo, fedelissimo e dotato di grande robustezza; il cane che venne prescelto per soddisfare tali necessità fu proprio il Rottweiler, che divenne il tipico cane dei mandriani e dei macellai.
Grazie al grande mercato di Rottweil ed alla varia provenienza dei suoi compratori e venditori, la razza fu conosciuta e diffusa anche assai lontano dal luogo d’origine. Il Rottweiler di venne il fedele compagno dei lunghi viaggi commerciali e nel contempo il fedelissimo custode dei beni affidatigli e del suo padrone.
Il cane si adattò anche ad essere adibito ad altri usi, come quello di trainare carretti di macellai, panettieri, acquaioli, lattai. Quando, agli inizi del 1900, venne promulgata una legge che vietava la guida delle mandrie con cani lungo le strade principali, l’allevamento e la diffusione del Rottweiler calarono sensibilmente.
Un caso fortuito però fece riemergere la razza dall’anonimato in cui era stata relegata per anni: all’Esposizione di Heidelberg, nel 1905, si cercava un bel cane, ma del tutto particolare, per farne dono al presidente onorario: la scelta cadde su un Rottweiler. Da quel momento la razza riprese quota e, nel 1907, sempre ad Heidelberg, venne fondato il « Club Tedesco del Rottweiler ».
Un grande incentivo alla diffusione della razza venne dal fatto che sin dal 1900 la polizia aveva adottato il Rottweiler quale cane poliziotto, giudicando la razza, per attitudini a tale lavoro, al quarto posto assoluto. Il Club tedesco fu travagliato da innumerevoli vicissitudini, tensioni, scissioni, finché, il 31 luglio del 1921, venne fondata la « Federazione Generale dei Rottweilers Club Tedeschi ».
Durante la seconda guerra mondiale i Rottweiler furono impiegati in diversi servizi ausiliari: portaordini, ricerca di feriti ecc. Anche in quella occasione il cane risultò un ottimo, coraggioso e fedele collaboratore, ottenendo risultati sorprendenti e confermando le sue capacità negli impieghi da lavoro.
I soggetti che all’inizio del secolo formavano l’allevamento moderno erano esteticamente molto differenti da quelli attuali: lo standard dell’epoca, infatti, non prevedeva un cane allungato, ma piuttosto raccolto e quadrato, assai più leggero (circa 25 kg), con testa allungata del tipo:  cani da caccia. La selezione praticata dagli allevatori riuscì in circa trent’anni a trasformare radicalmente la razza, producendo soggetti allungati, potenti, brachicefali, cioè dotati di un cranio dai diametri trasversali molto accentuati.
Lo sviluppo assai veloce nel tempo, che ha portato in pochi decenni a una razza del tutto simile a quella attualmente allevata, e la scarsissima pratica della consanguineità che avrebbe potuto fissare più validamente il tipo – a tutt’oggi gli accoppiamenti fra consanguinei stretti sono proibiti in Germania – hanno avuto come conseguenza una notevole casualità e disomogeneità delle cucciolate. E raro trovare cucciolate omogenee con cuccioli tutti al medesimo livello; anzi, piu frequentemente, accanto ad un soggetto eccellente si riscontrano veri e propri scarti (difetti di dentatura, di occhi, di macchie bianche del pelo, ecc.). Questa disparità di risultati sembra essere provocata dall’impossibilità di fissare alcune caratteristiche genetiche con metodi scientifici: pochi infatti sono in Germania gli allevatori del tempo che seguivano un criterio rigoroso per gli accoppiamenti, che al contrario molto spesso avvenivano  per ragioni contingenti o casuali.
Non è comunque facile stabilire genericamente le cause di un fenomeno così importante come un’intera riproduzione; resta valida solo la realtà dei fatti: data la mole del materiale presente in Germania, sarebbe logico attendersi una più nutrita schiera di soggetti di punta. Il presupposto che il Rottweiler è una razza di cani da lavoro ha costituito il punto d’orientamento della società tedesca sin dalle sue origini; pertanto la valorizzazione e la selezione della razza si sono sviluppate secondo precise norme finalizzate al suo miglioramento in base a questo principio: IL ROTTWEILER E' UN CANE DA LAVORO.
Prendendo come punto di riferimento i vincitori dei Klubsieger in Germania partendo dal 1971,  facciamo un salto all'indietro per vedere come la razza si è evoluta in questi 45 anni.



DAL 1971 AL 2011


KLUBSIEGER 2012



KLUBSIEGER 2013


KLUBSIEGER 2014


KLUBSIEGER 2015